Recupera più velocemente dall’infortunio con i nostri consigli alimentari

La fisioterapia e la chirurgia sono essenziali per un pronto recupero da un infortunio, ma migliorare l’alimentazione può aiutare a sostenere un rapido recupero.

Come reagisce il tuo corpo agli infortuni

 

Qualsiasi infortunio produce infiammazione. Sebbene questa sia una parte cruciale del processo di guarigione naturale, rappresenta una fonte di grande stress per il sistema immunitario che a sua volta trova giovamento dagli alimenti, vitamine e minerali.

Quando ci infortuniamo, l’organismo stimola il sistema immunitario ad avviare una complessa catena di reazioni per iniziare il processo di guarigione. Le cellule immunitarie specializzate viaggiano verso il sito della lesione, con alcune che fagocitano e distruggono batteri e altre che isolano l’area interessata. Anche le cellule sane vicino alla lesione diventano più attive, utilizzando ossigeno ed energia extra per ricostruire il tessuto danneggiato. Quindi una buona alimentazione è essenziale.

Le scelte alimentari possono aiutare o inibire attivamente il processo di guarigione, quindi continua a leggere per scoprire come può aiutarti

 

 

Il ruolo dell’alimentazione

 

1. Potenzia la tua flora intestinale 

 

Sapevi che circa il 70% del tuo sistema immunitario si trova nei batteri buoni (flora) dell’intestino? In altre parole puoi aiutare te stesso a guarire in modo più efficiente mantenendo numeroso il tuo esercito.

Fai in modo di assumere alimenti che contengono:

 

Prebiotici (il carburante del tuo esercito)

Sitrovano in:  aglio, cipolle, integratori

 

Alimenti contenenti colture di fermenti vivi
Si trovano in:  crauti (ottimo aggiunto alle insalate), yogurt biologico naturale, ceci, drink specifici

 

Alimenti ricchi di fibre come:  avena, semi di lino, orzo e mele.

 

 

2. Mantieni ottimali i livelli di vitamina D

 

La vitamina D è un ormone che aiuta a regolare una varietà di processi sanitari cruciali nel corpo: la regolazione della nostra flora intestinale è uno dei suoi ruoli chiave. Il nostro corpo può produrre vitamina D ma per farlo ha bisogno di fonti regolari di luce solare.

Chiedi al tuo medico di analizzare i livelli di vitamina D. Ci sono fonti dietetiche limitate, quindi se i tuoi livelli sono bassi potrebbe (dovrebbe) consigliarti un integratore di alta qualità (le versioni liquide tendono ad essere assorbite meglio). Oppure chiedi consiglio al medico nutrizionista per consigliare gli integratori più efficaci in base alle evidenze scientifiche

Si trova in:  pesce azzurro e tuorli d’uovo

 

 

3. Acidi grassi essenziali 

 

Gli Omega 3 forniscono proprietà antinfiammatorie naturali ben evidenziate. Ridurre il consumo di latticini e carne rossa può anche aiutare a mediare l’infiammazione poiché questi alimenti sono ricchi di acido arachidonico, che a livelli elevati ha dimostrato di essere pro-infiammatorio.

Si trovano in: pesce azzurro, avocado, noci e semi e verdure a foglia verde

 

 

4. Ridurre lo zucchero 

 

I cibi e le bevande zuccherate promuovono l’infiammazione, quindi con l’aumento della glicemia nel sangue aumentano anche i fattori infiammatori. Lo zucchero riduce anche i livelli di vitamine immunitarie chiave come la vitamina C e lo zinco. Quindi, se tendi a nutrirti di snack zuccherini, prediligi snack proteici.

 

 

5. Mangia verdure

 

Preparare la dieta ricca di verdure a foglia verde è un altro modo per aiutarti. Molte verdure contengono vitamina C, vitamina E e zinco, tutti potenti antiossidanti che aiutano a inibire l’infiammazione e anche a ridurre i livelli di radicali liberi (prodotti di scarto tossici che vengono prodotti dove è presente l’infiammazione).

Buone fonti sono:  brocolli, spinaci, cavolfiori, cavoletti di Bruxelles, cavoli ed erbe verdi come menta e prezzemolo

6. In effetti, mangia tutti i colori 

 

I colori vivaci che caratterizzano frutta e verdura sono dovuti al loro contenuto di vitamine e minerali, quindi includere una vasta gamma di frutta e verdura colorate ti assicura una buona e vasta gamma di vitamine e minerali.

I colori rosso, giallo e arancione presenti in peperoni, pomodori, albicocche e zucchine sono buone fonti di beta-caroteni (che convertiamo in vitamina A). I flavonoidi (potenti antiossidanti) e la vitamina C si trovano nelle bacche dalla buccia scura (soprattutto mirtilli), agrumi e kiwi. Gli alimenti ricchi di selenio come le noci del Brasile aiutano a diminuire le prostaglandine infiammatorie e a diminuire i fattori stressogeni.

 

 

7. Aumenta le proteine ​​

 

Siamo fatti di proteine ​​e i processi di riparazione e sostituzione dipendono da loro, quindi assicurati che ogni pasto includa fonti facilmente digeribili.
Buone fonti: pesce, uova, pollame (ruspante se possibile per proteine ​​di migliore qualità e livelli inferiori di grassi saturi) avena, riso integrale, fagioli, lenticchie e quinoa.

 

 

E infine…

Alcuni antinfiammatori, con forti evidenze, da poter inserire nella dieta sono:

  • Cocco fresco (pezzi crudi, acqua di cocco e olio di cocco)
  • Curcuma , che può essere aggiunta a zuppe, stufati, frullati e durante la cottura di cereali e verdure
  • Zenzero (lavare ma non sbucciare durante l’uso, altrimenti perderai alcuni dei suoi benefici)

 

 

4 segnali che indicano che potresti aver bisogno di una protesi d’anca

Alcuni problemi all’anca ti impediscono di svolgere le attività quotidiane? In questo articolo vediamo i segnali che indicano che potresti aver bisogno di un intervento.

Premesso che non ci sono regole fisse quando si tratta di protesi d’anca, e mentre l’intervento chirurgico è comunemente associato ai pazienti più anziani, in verità è una procedura che cambia la vita a chiunque abbia un’articolazione dell’anca “usurata”.

I seguenti segni possono indicare l’artosi d’anca o essere sintomi di altri problemi. Il modo migliore per diagnosticare con precisione le sue condizioni è parlare con uno specialista e sottoporsi a una radiografia.

 

 

1. Dolore all’anca o all’inguine

 

Il dolore intorno all’anca o all’inguine può essere uno dei principali indicatori che potrebbe esserci un problema sottostante all’articolazione. Diamo un’occhiata ai diversi modi in cui può manifestarsi.

 

Dolore durante la deambulazione

Se il dolore all’anca o all’inguine ti impedisce di camminare per distanze normali o di completare le tue solite attività quotidiane, chiedi una consulenza specialistica.

È importante ricordare che questo parametro è strettamente personale e soggettivo. Mi spiego meglio, per alcuni potrebbe voler dire non riuscire a raggiungere la cassetta della posta, per altri non riuscire a fare 2km, tutto dipende dal proprio stile di vita e a ciò che si è abituati a fare di norma.

 

Chiedere un consulto è importante perchè spesso si tende a compensare (accontentarsi) zoppicando o fare affidamento ad un bastone da passeggio o peggio abusare di antidolorifici solo per far fronte al dolore. Mettere la polvere sotto il letto, quasi sempre, non è una strategia!

 

Dolore durante l’esercizio

Avvertire dolore durante o dopo l’esercizio fisico, che si tratti di jogging, nuoto o altre attività fisiche, può essere un segno di artrosi d’anca  .

Il dolore è solitamente localizzato tra l’anca e il ginocchio. Se il dolore è più basso verso la caviglia, il problema potrebbe essere causato da problemi alla schiena.

 

Dolore notturno

Anche se il dolore all’anca rende difficile addormentarsi o interrompe il sonno più volte durante la notte, è il caso di consultare lo specialista.

 

 

2. Rigidità

La difficoltà a mettere le scarpe o le calze è un segno comune di rigidità all’anca, soprattutto se ti viene più difficile su un piede che sull’altro. A volte potresti anche avvertire uno schiocco durante tutto il movimento dell’anca.

 

 

3. Test ad una gamba

Se non riesci a stare in piedi su una gamba per più di un minuto, anche con il supporto di una porta o del piano di un tavolo per non perdere l’equilibrio, beh, questo è un altro segnale.

 

Ci sono comunque esercizi che puoi provare a casa per vedere se riesci a trarre beneficio, in termini di dolore, all’anca. Per esempio:

  • Sdraiato sulla schiena o seduto, puoi portare il ginocchio al petto? Aiutati con le mani, se necessario.
  • Sdraiato sulla schiena, puoi spostare la gamba di lato senza muovere il tronco?
  • Seduto su una sedia, puoi posizionare la caviglia sul ginocchio opposto e lasciare che il ginocchio cada il più possibile?
  • Per ogni test, confronta entrambi i lati del tuo corpo. Potresti trovare il test più facile da un lato che dall’altro e molte persone lo notano.

 

 

4. Nessun sollievo da altri trattamenti

La maggior parte dei problemi all’anca può essere risolta senza una sostituzione completa dell’anca. L’ortopedico valuterà la gravità della situazione e sceglierà il percorso o la terapia più adatta, perchè se il dolore all’anca non limita gravemente la tua vita quotidiana, o hai trovato sollievo da procedure alternative ed esercizi, probabilmente, la protesi non è ancora l’opzione giusta per te. Tuttavia, se hai già tentato terapie alternative, forse, è giusto considerare un miglioramento della qualità della tua vita, il prima possibile

 

 

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