L’importanza dello sport nei bambini!
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Si pensa erroneamente che si possa iniziare uno sport in età scolare, in realtà anche i bambini piccoli necessitano di movimento quotidiano.
Il principale consiglio per i genitori è di farli divertire senza l’aspettativa di farli diventare dei “fuoriclasse”.
Lattanti (0-1 anno)
I bambini in questa fascia di età vanno incoraggiati al movimento ed all’esplorazione dell’ambiente circostante, è consigliabile dall’età di 4-5 mesi porli su un tappeto standogli accanto, stimolando vista, tatto ed udito ciò consente di valutare le capacità neuro-motorie.
Attività consigliate: tentativi di afferrare giocattoli, rotolare e strisciare sul pavimento.
Prima infanzia (1- 3 anni)
In questa età il bambino dovrebbe svolgere almeno 3 ore di movimento al giorno ;un corso di pre -atletica per esempio permetterà al bambino di giocare, muoversi liberamente e correre, in tal modo avrà migliorato lo sviluppo motorio e la coordinazione.
Attività consigliate nel quotidiano: salire le scale, limitare l’uso del passeggino, giocare all’aperto.
Seconda infanzia (maggiore di 4 anni)
A questa età possiamo indirizzarlo verso uno sport più strutturato; il bambino imita tutto ciò che vede, se i genitori sono attivi e praticano uno sport, molto probabilmente farà più movimento e manterrà questa sana abitudine anche da adulto.
Attraverso lo sport il bambino socializza e veicola la propria energia verso un obiettivo comune nel caso di uno sport di squadra.
Attività consigliate: gioco all’aperto, nuoto, corsa, danza, tennis, calcio.
Un aspetto fondamentale dell’attività fisica è l’idratazione: l’acqua è la bevanda per eccellenza.
La valutazione delle abitudini alimentari dovrebbe essere effettuata almeno una volta l’anno, sia nel bambino che nell’adolescente, per rilevare eventuali errori dovuti ad eccessi o carenze.
Un aspetto rilevante è una corretta ripartizione degli alimenti durante la giornata, ovvero cinque pasti con la seguente distribuzione calorica : 15% colazione, 5% spuntino, 40% pranzo, 10% merenda, 30% cena, evitando così prolungati periodi di digiuno.
Saper coinvolgere il bambino nei lavori domestici o nelle attività all’aperto, come una passeggiata al mare o in montagna, permettono al piccolo di esplorare l’ambiente circostante, muoversi liberamente, stimolare le proprietà percettive, olfattive ed uditive con importanti implicazioni di ordine fisico, psicologico ed educativo: il movimento è salute.